Nel 2015, realtà coinvolte a vario titolo nel panorama della ricerca biomedica italiana hanno deciso di parlare con un’unica voce, attraverso Research4Life, il cui portavoce è Giuliano Grignaschi.

Enti di ricerca, ospedali, organizzazioni non profit, università e associazioni di categoria: questi gli enti che sostengono il progetto e che vogliono fare buona informazione sulla ricerca biomedica, in primo luogo sulla sperimentazione con gli animali, ancora necessaria per la cura di molte malattie, e sui metodi complementari che si stanno mettendo a punto.

Gli esperimenti sugli animali rappresentano una parte ancora indispensabile delle attività di ricerca, configurandosi in vari ambiti come unica metodologia idonea a mostrare la sicurezza e l’efficacia di soluzioni terapeutiche in grado di curare molte malattie altamente invalidanti quali AIDS, cancro, malaria, morbo di Alzheimer e molte altre.

Lo sviluppo di nuove tecnologie ha portato alla creazione di sistemi sperimentali in silico (basati sull’informatica) e in vivo (basati su sistemi cellulare), anche molto innovativi e complessi, che hanno permesso di ridurre e rifinire l’impiego di animali agli ambiti in cui è ancora di vitale importanza ricorrere a essi.

L’impiego degli animali in Unione europea è rigorosamente normato e vigilato affinché vengano soddisfatte una serie di condizioni – quali il rispetto del parere dei comitati etici e il cosiddetto “principio delle 3R” (replace, reduce, refine) che ha il fine ultimo di ridurre progressivamente il numero di animali. La normativa europea in vigore consente il giusto punto di equilibrio tra diritti degli animali, bisogni dei pazienti e progresso scientifico.

Il settore biomedico in Italia conduce la ricerca secondo le norme europee con la massima responsabilità e attenzione, ma si deve muovere in un ambiente a volte anche violentemente ostile, e che di fatto ha portato a una legislazione nazionale restrittiva, che penalizza il mondo della ricerca biomedica nazionale rispetto al sistema internazionale. Per questo Research4Life vuole favorire un’informazione corretta, responsabile e approfondita sul tema della ricerca biomedica in tutte le sue fasi, per superare fraintendimenti e chiusure, nel rispetto della sensibilità di tutti.

Enti Coinvolti

Nel 2015 realtà coinvolte a vario titolo nel panorama della ricerca biomedica italiana hanno deciso di parlare con un’unica voce, attraverso Research4Life, il cui portavoce è Giuliano Grignaschi.

Enti di ricerca, ospedali, organizzazioni non profit, università e associazioni di categoria: questi gli enti che sostengono il progetto e che, per suo tramite, operano ogni giorno per creare uno spazio aperto in cui informare i pubblici (cittadini, Istituzioni, media e mondo scientifico) sui vari temi della ricerca biomedica.

Soggetti aderenti

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