Il 13 febbraio, in Svizzera, i cittadini sono chiamati a votare a un referendum sulla sperimentazione animale: tra le proposte comprende anche quella di vietare lo sviluppo e l’importazione di farmaci che siano stati testati sugli animali. Su Ohga, Giuliano Grignaschi, portavoce di Research4Life, spiega perché a oggi non sia purtroppo possibile immettere sul mercato un farmaco che non sia stato testato su un modello animale, a cosa servono queste procedure e cosa prevede la legislazione europea sull’impiego degli animali a fini scientifici.

Grignashi ha dichiarato: “L’opinione condivisa da chi si occupa di ricerca è che in futuro potremo ridurre sempre di più l’utilizzo di animali, grazie al progresso tecnologico, ma non arriveremo mai ad azzerarlo completamente. A meno che non decideremo di testare una molecola direttamente sull’essere umano, assumendoci tutti i rischi”

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Aggiornamento. La proposta di vietare gli esperimenti sugli animali in Svizzera è stata respinta con una grande maggioranza di voti contrari. Il 79,1% delle persone aventi diritto di voto si è espresso contro la proposta in tutti i Cantoni. Il Cantone del Ticino è risultato il meno critico, con il 68,5% di voti contrari, mentre nei Grigioni il 77,9% ha votato contro la proposta. A livello nazionale, la partecipazione al voto è stata del 43,6%. Questo è il respingimento più netto nella storia delle votazioni sulla sperimentazione animale in Svizzera. In passato, proposte simili erano già state bocciate in tre votazioni precedenti, nel 1985, nel 1992 e nel 1993, sempre con una larga maggioranza. Gli svizzeri hanno dimostrato di non avere dubbi su questo argomento. (fonte: admin.ch)

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