Research4Life e la comunità scientifica, rappresentata da 45 firmatari, hanno scritto una lettera aperta alle massime cariche della Repubblica Italiana.

COMUNICATO STAMPA:

(Milano, 10/12/20) Research4Life e la comunità scientifica, rappresentata da 45 firmatari, hanno scritto una lettera aperta alle massime cariche della Repubblica italiana per chiedere ed ottenere risposte a favore della ricerca biomedica, osteggiata e minacciata dagli animalisti che bloccano progetti di ricerca e oggi, di fatto, i lavori parlamentari.

Accade infatti che in questi giorni sono stati presentati due emendamenti al disegno di legge di Bilancio per il 2021, tesi a correggere le storture presenti nel D.Lgs n. 26 del 2014 che – nel recepire la normativa europea in materia di utilizzo di animali per la sperimentazione – ha introdotto divieti che non esistono negli altri Stati membri.

Ebbene, il Parlamento italiano non ha ritenuto nemmeno di ammettere alla votazione tali emendamenti, che avrebbero messo fine ad una situazione che danneggia la ricerca. Si eviterebbe inoltre di mantenere il Paese in procedura d’infrazione e svantaggiare i ricercatori italiani rispetto ai colleghi nel mondo, costringendoli ad andare a lavorare all’estero.

Il documento evidenzia i motivi per cui la sperimentazione animale è una necessità e un diritto della ricerca, fondamentale per il progresso sociale, tra cui il fatto che è fra i metodi indispensabili per arrivare a terapie efficaci e sicure.

Il documento, che è firmato dai maggiori Enti di ricerca nazionali e da una larga rappresentanza delle Università italiane, nel chiedere un intervento ai Presidenti Mattarella e Conte e ai Ministri Speranza e Manfredi, ricorda che i ricercatori chiedono solo di poter lavorare seriamente e con impegno per il progresso scientifico e la cura delle malattie.


Inviando una mail a [email protected] potrete chiedere anche che il vostro Ente venga inserito tra i firmatari dell’appello per chiedere ed ottenere risposte a favore della ricerca biomedica, osteggiata e minacciata dagli animalisti che bloccano progetti di ricerca e oggi, di fatto, i lavori parlamentari.

Qui di seguito la lettera aperta di Research4Life nel suo testo completo, seguita dalle firme:

Egregi Signori,

ci rivolgiamo a Voi con incredulità e sgomento per la situazione in cui versa la ricerca biomedica italiana, osteggiata e minacciata da gruppi di animalisti che nei mesi scorsi hanno bloccato molti rilevanti progetti di ricerca e oggi, di fatto, i lavori parlamentari.

In questi giorni, infatti, sono stati presentati due emendamenti al disegno di legge di Bilancio per il 2021, tesi a correggere alcune storture presenti nel D.Lgs n. 26 del 2014 che, nel recepire la normativa europea in materia di utilizzo di animali per la sperimentazione, ha introdotto divieti ideologici e antiscientifici che non esistono negli altri Stati membri.

Lo scorretto recepimento ha portato il nostro Paese in procedura d’infrazione e messo i nostri ricercatori in una posizione di svantaggio rispetto ai colleghi dell’Unione europea. Si tratta dei divieti alla sperimentazione su sostanze d’abuso (droghe, alcol, ma anche semplicemente i farmaci che superano la barriera encefalica) e xenotrapianti (trapianti di organi da animali a uomo) che sono ingiustificati e dannosi per il progresso scientifico. Come detto gli emendamenti miravano a portare sul tavolo la discussione sulla possibilità di rimuovere queste storture, aprendo così un dialogo costruttivo con l’Europa che potesse condurre alla chiusura della procedura di infrazione e, allo stesso tempo, riportare i ricercatori italiani nelle stesse condizioni dei colleghi nel resto del mondo. È da notare come questa richiesta sia stata avanzata dall’intera comunità scientifica tramite diversi documenti presentati nel tempo dalla Accademia dei Lincei, dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (CNBBSV), dal Ministero della Salute e, da ultimo, della Conferenza dei Rettori (CRUI).

Ebbene, il Parlamento italiano non ha ritenuto nemmeno di ammettere alla votazione tali emendamenti che, peraltro, proponevano anche il rifinanziamento di studi su metodologie complementari/alternative alla sperimentazione animale. I metodi complementari sono, infatti, frutto del lavoro di scienziati e ci preme ricordare che, una volta validati, sono ampiamente utilizzati e preferiti agli animali.

Ci appelliamo, quindi, alla Vostra sensibilità ed attenzione perché venga messa la parola fine a questa situazione che danneggia la ricerca, come peraltro ribadito con autorevolezza proprio in questi giorni dalla Senatrice a vita Elena Cattaneo, la quale, intervenendo in Aula al Senato, ha affermato: “157 i candidati vaccini anti Covid, nessuno esisterebbe senza sperimentazione animale. Ne parlo a beneficio di tutti perché nessuno in quest’Aula possa dire: non sapevo, non avevo capito”.

Concludiamo questa lettera aperta, ricordando in quattro sintetici punti perché quella degli scienziati non è una posizione anacronistica, ma una necessità e un diritto:

  • La ricerca scientifica è un valore fondamentale per il progresso sociale, culturale ed economico del nostro Paese. È indispensabile rispettare e sostenerne i fondamenti metodologici. È necessario che la libertà della ricerca, condotta nel rispetto dei principi etici stabiliti dai codici istituzionali, nazionali e internazionali, venga riaffermata come elemento valoriale fondante di una società democratica basata sulla conoscenza.
  • La sperimentazione animale rientra tra i metodi e mezzi necessari per arrivare a terapie efficaci e sicure. L’uso di animali è previsto nell’ultima fase della sperimentazione che precede le prove di farmaci e terapie sull’uomo, la cosiddetta “ricerca preclinica”, ed è indispensabile nella ricerca di base, in particolare nel campo degli studi sul cervello e le sue patologie.
  • In Italia, la ricerca con animali è oggetto di attacchi, anche violenti e diretti a singoli ricercatori, da parte di associazioni animaliste, fondati su affermazioni false e non supportate da alcuna evidenza scientifica. Campagne mediatiche e denunce alla magistratura su attività di ricerca approvate dalle autorità preposte hanno portato, in molti casi, ad una ingiusta pubblica denigrazione di ricerche di valore scientifico e sociale.
  • La peggiore conseguenza di questi divieti antiscientifici è la fuga dei giovani all’estero. Va infatti evidenziato che, sulla base dei progetti European Research Council comunicati ieri, ben 47 hanno un titolare italiano ma, di questi, ben 30 si svolgono all’estero, dove si trovano tutele e condizioni di lavoro più adeguate.

In calce le firme, oltre a quella di Research4Life che promuove questa iniziativa, di molte tra le maggiori istituzioni scientifiche italiane, tutte unite da un’unica necessità, quella di poter lavorare seriamente e con impegno per il progresso scientifico e la cura delle malattie.

Ringraziando per l’attenzione, porgiamo i nostri migliori saluti.

Assobiotec

Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

European Brain Research Institute (EBRI)

Farmindustria

Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV)

Federazione SPERA-Sperimentare per curare

Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro (AIRC)

Fondazione Telethon

Fondazione Veronesi

GEI – Società Italiana di Biologia dello Sviluppo e della Cellula (GEI-SIBSC)

Gruppo 2003

Gruppo Italiano per lo Studio della Neuromorfologia (G.I.N.S.)

IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (IRFMN-Milano)

IRCCS-Ospedale San Raffaele (OSR-Milano)

Istituto Luca Coscioni

Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (INGM-Milano)

Patto Trasversale per la Scienza (PTS)

Research4Life

Scuola Normale Superiore

Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia

Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare (SIBBM)

Società Italiana di Biologia Sperimentale (SIBSperimentale)

Società Italiana di Embriologia e Ricerca (SIERR)

Società Italiana di Farmacologia (SIF)

Società Italiana di Fisiologia (SIF)

Società Italiana di Fertilità, Sterilità e Medicina della Riproduzione (SIFES MR)

Società Italiana di Neuroscienze (SINS)

Società Italiana Tossicodipendenze (SITD)

Società Italiana di Tossicologia (SITOX)

Università degli Studi dell’Aquila

Università degli Studi di Cagliari

Università degli Studi di Catania

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Firenze

Università Humanitas

Università degli Studi di Messina

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Università degli Studi di Milano Bicocca

Università degli Studi di Milano

Università degli Studi di Padova

Università degli Studi di Perugia

Università degli Studi di Pisa

Università del Piemonte Orientale

Università degli Studi di Siena

Università Vita-Salute San Raffaele

Università degli Studi di Torino

Università degli Studi di Trento


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