Le “fake news” sono uno dei flagelli dell’umanità, amplificate dalla pervasività del web, in cui ognuno può improvvisarsi giornalista e giocare a fare il cronista d’inchiesta.

Peccato che ci vadano di mezzo, spesso, persone innocenti o istituzioni autorevoli come, in questo caso, Telethon.

L’indignazione del Ricercatoro riguarda una clamorosa bufala, montata ad arte da una sedicente “animalista” di nome Daniela, che il 30 gennaio scorso ha pubblicato una foto di gatti che sarebbero oggetto di sperimentazione animale con la seguente descrizione: «Questo è telethon, non dare i soldi alla vivisezione».

Il post ha generato ben 700 commenti ed oltre 11mila condivisioni! Ma non c’è nulla di vero, come ha dimostrato di recente l’ottimo, vero, giornalista David Puente di Open in questo articolo:
La vera storia della foto dei ‘gatti vivisezionati da Telethon’“.

Infatti nel pezzo Puente riporta un video e diverse foto che attestano come l’attività ritratta riguardi un’operazione di massa, eseguita da veterinari e da 25 studenti dell’Università di Florida, per sterilizzare centinaia di felini randagi destinati a un evento organizzato per la loro adozione. Riporta anche la corretta posizione ufficiale di Fondazione Telethon in tema di sperimentazione animale, presa dal sito della Fondazione.

La foto, dove viene ritratta quella che sembra una sala operatoria con diversi esemplari felini immobili – legati alle estremità degli arti – e con la parte addominale rasata, è una vera e propria sala operatoria che non ha nulla a che fare con la “vivisezione” (una parola da non usare perché corrisponde ad una pratica non più usata da decenni) e nulla a che fare con Telethon.

La foto venne pubblicata il 10 agosto 2011 dal sito Gainesville.com in un articolo dal titolo “Seized cats being readied for adopt-a-thon on Aug. 26-28” dove viene appunto raccontato dell’operazione a fin di bene. Una vicenda che aveva mobilitato i veterinari e gli studenti universitari ad intervenire per aiutare i felini a trovare una casa invece delle gabbie in cui erano costretti. La foto simbolo di un aiuto concreto verso gli animali viene usata da anni per raccontare l’esatto opposto.

Una vergogna, come continuare a criminalizzare – da parte di sedicenti animalisti – la sperimentazione animale che contribuisce a salvare vite umane ed anche quelle dei nostri amati animali domestici.

Nel 2018, in Italia, non un solo gatto è stato usato per attività di sperimentazione animale. In compenso una foto di otto anni fa circola in rete per accusare Telethon, senza motivo e senza le sanzioni disciplinari che avrebbero colpito un vero giornalista….

Il Ricercatoro

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