Martedì 13 dicembre, il portavoce di Research4Life Giuliano Grignaschi è intervenuto all’evento organizzato dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica in occasione dei suoi vent’anni di attività.

Grignaschi ha presentato una mozione indirizzata al parlamento italiano per il corretto recepimento della direttiva Comunitaria 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici, affinché la normativa nazionale venga allineata con quella vigente in tutto il resto d’Europa, sanando così anche le procedure di infrazione avviate contro l’Italia. Nel nostro Paese, infatti, la direttiva UE – riconosciuta da 26 Paesi europei in modo integrale – è stata recepita nel decreto legislativo del 4 marzo 2014, n. 26, con l’introduzione di alcuni ulteriori divieti che nulla hanno a che fare con il benessere degli animali quali il divieto di impiego dei modelli animali in studi dedicati agli xenotrapianti d’organo e al  meccanismo d’azione delle sostanze d’abuso o, ancora, il divieto di allevamento di alcune specie (cani, gatti e primati non umani) di cui però è permesso l’utilizzo!  Questi divieti, la cui applicazione è stata in alcuni casi prorogata fino a luglio 2025, costituiscono un limite importante per la ricerca biomedica italiana e, in ultima analisi, un danno per tutti coloro che potrebbero beneficiare dei suoi risultati. Per maggiori informazioni sul tema, rimandiamo in particolare al nostro articolo e al comunicato pubblicati in occasione della proroga dell’applicazione di parte dei divieti.

Alleghiamo qui il testo della inviata presentata alla Camera dei Deputati e qui quella inviata al Senato.

La registrazione dell’evento dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica è invece disponibile qui.

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